Year: 2024
Competition: Progettazione per la “Nuova Scuola dell’Infanzia Tagliabue – Villasanta”
Where: Villasanta (MB), Italy
Team: Federico Caserta, Francesco Casini, Fiamma Ficcadenti
What: School Project
Result: Partecipant Project
IL PROGETTO: La scuola come villaggio
Progettare e costruire una scuola è prima di tutto un atto di cura. Ancor prima di essere un’opera di ingegno che si getta nel presente, il progetto di una scuola per l’infanzia è il modo in cui una società inizia a costruire e rappresentare concretamente il proprio futuro. La scuola contemporanea, in particolare quella dell’infanzia, ha come missione quella di accompagnare i bambini e le bambine in un percorso che permetta loro di imparare a conoscere ed esprimere le proprie potenzialità. Allo stesso tempo, la scuola costituisce il primo luogo fuori dalla casa familiare dove avviene l’incontro con l’altro da sé, un passaggio formativo fondamentale per iniziarsi a riconoscere come membro appartenente a una società di persone, a una collettività.
In questo senso, la scuola, proprio a partire dall’età infantile, ha tra i suoi obiettivi quella di costruire una comunità di cittadini.
Sulla scorta di queste riflessioni, il progetto per la Nuova Scuola dell’Infanzia Tagliabue mira a costruirsi attraverso il ricorso a un immaginario spaziale che attinge proprio al repertorio di segni e di icone dello spazio della cittadinanza per eccellenza: la città, il villaggio, la strada, la piazza… Il progetto, infatti, concepisce la scuola come un insieme di corpi indipendenti per funzione e per
linguaggio compositivo, traendo ispirazione dall’eterogeneità del palinsesto architettonico dei paesaggi urbani. Il piccolo ensemble di edifici in cui si articola la scuola è tenuto insieme da un ampio
spazio distributivo che, come la strada che attraversa il villaggio, intercetta i diversi blocchi accompagnando gli utenti e offrendosi come spazio di incontro. La strada, infatti, è una spazialità complessa: luogo di spostamento ma anche dello stare, un interfaccia che pone in relazione le persone tra loro. La strada e così lo spazio connettivo della scuola è una soglia che separa i diversi ambienti ma anche un gradiente abitabile che sfuma una funzione dentro l’altra, da quella più collettiva dell’atrio, dei laboratori e degli ambiti ricreativi sino a quella più intima dei blocchi delle sezioni didattiche. In questo passaggio, lo spazio non rimane costante bensì muta la sua sezione come farebbe una strada: è ampio come un viale nella sua parte iniziale di accesso e connessione degli ambienti più pubblici, per diventare poi più stretto, quasi una sorta di “vicolo”, laddove distribuisce e connette le sezioni didattiche destinate solo agli alunni e ai loro insegnanti. Dal punto di vista del linguaggio, l’edificio ha un impianto compatto seppur disarticolato percettivamente da un sistema di coperture a falda che identificano i singoli blocchi funzionali. Colori e materiali concorrono a restituire l’immagine di un piccolo villaggio immerso nel verde del lotto. Il rapporto con il contesto è armonioso, ancorché il tentativo è quello di progettare un edificio che sia icona e simbolo per la comunità di Villasanta, inserendosi nel paesaggio circostante.
IMPIANTO DEL PROGETTO: Il lotto e lo spazio esterno
Il progetto stabilisce un rapporto con il lotto che tiene conto di alcune strategie. L’accesso principale alla nuova scuola è posto a Nord sul parcheggio pubblico per facilitare l’ingresso degli alunni, per alleggerire il traffico nelle immediate vicinanze dell’area e per facilitare l’intervento dei mezzi di soccorso. Questo consente anche di separare i flussi di mezzi e persone che affollano quel quadrante di Villasanta, tenendo conto della prossimità con la vicina scuola superiore. Sempre sul confine con il parcheggio pubblico, coperto alla vista del prospetto principale, è presente un ingresso di servizio in corrispondenza del blocco funzionale della mensa che facilita l’accesso dei fornitori. Piccole modifiche nel disegno del parcheggio pubblico saranno necessarie: una variazione dell’aiuola prospiciente il nuovo accesso e la soppressione di due stalli auto in prossimità dell’accesso di servizio per i fornitori. Su Via Villa Ambrogio è presente un ingresso secondario.
La disposizione del corpo scolastico a “L” permette di preservare le alberature esistenti e di articolare gli spazi aperti in due giardini (uno a est e uno a ovest) su cui affacciano le sezioni didattiche in comunicazioni diretta. Lo spazio del giardino è progettato per ospitare attività di gioco e apprendimento all’aperto, come lo spazio dedicato all’orto didattico nella parte esposta a sud. Il verde di progetto attinge a una selezione di specie e consociazioni vegetali locali. Il progetto del giardino è orientato ai principi del “giardino incolto”, un approccio che costruisce il paesaggio naturale ricorrendo al minimo intervento e all’uso di vegetazione spontanea che necessita di essere solo guidata nella configurazione di uno spazio verde che rifugga ogni tipo di artificialità e artificiosità.
FUNZIONALITÀ, FLESSIBILITÀ, INCLUSIVITÀ: Lo spazio interno
Gli spazi della nuova scuola sono improntati al criterio della massima flessibilità, tanto nelle funzioni che possono essere ospitate nei singoli ambienti, quanto nella loro ri-configurabilità che può essere messa in atto in maniera interattiva dagli utenti: pareti a pannelli roto-traslanti permettono di unire più ambienti in spazi più ampi, come un vero e proprio sistema di piazze che possono essere allestite a seconda delle diverse necessità. Tenendo conto della possibilità che alcuni ambiti della scuola vengano utilizzati fuori dall’orario scolastico da associazioni locali, gli spazi comuni
sono stati progettati tutti in prossimità dell’ingresso in maniera tale da poter isolare facilmente la parte destinata alle sezioni didattiche.
In accordo con le linee guida più all’avanguardia nella progettazione degli spazi dell’apprendimento, lo spazio interno è concepito in risposta ai 7 principi dello Universal Design: lo spazio è pensato come equo e non discriminante, flessibile e in grado di ri-configurarsi, semplice e intuitivo, orientato a relazionarsi con diversi tipi di percezione cognitiva e sensoriale, è privo di barriere fisiche e riduce lo sforzo fisico necessario ad abitarlo, è concepito a partire dall’esperienza dell’utente che nello spazio deve svolgere una determinata funzione.
ASPETTI TECNOLOGICI, COSTRUTTIVI E GESTIONE DEL CANTIERE
Dal punto di vista strutturale, si è tenuto conto di una molteplicità di esigenze e fattori: la sostenibilità ambientale ed economica, i criteri antisismici e l’ottimizzazione della gestione del cantiere.
L’edificio presenta, infatti, una struttura prefabbricata in calcestruzzo armato di tipo misto a setti e pilastri con solai e falde in legno lamellare. Dal punto di vista impiantistico, il progetto svilupperà soluzioni nell’ottica di un elevato risparmio energetico. Impianto fotovoltaico di copertura, sistema di riscaldamento a pannelli solari, sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recuperatore di calore e controllo igrometrico degli ambienti, sistema di controllo e monitoraggio per la gestione della richiesta energetica dell’edificio, saranno le soluzioni che il progetto svilupperà con l’obiettivo di realizzare un edificio rispondente ai requisiti NZEB.